La sigla sta per "Scuola orientata alla sostenibilità" per sensibilizzare alla tutela delle risorse naturali
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Articolo pubblicato dal giornale "L'Arena", domenica 1 gennaio 2012.
Una gita in rafting sull'Adige pe lanciare l'Sos. Ma stavolta il segnale di richiesta di soccorso non c'entra, Sos, in questo caso, sta per "Scuola orientata alla sostenibilità" ed è il titolo di un progetto ideato da due docenti di Scienze del liceo Montanari, Gianfranco Caoduro e Marilena Righetti.
Ier mattina, per farlo conoscere alla cittadinanza, trenta studenti della scuola sono scesi in campo, anzi in acqua: divisi su tre gommoni, con uno striscione, hanno sfidato le rapide dalla diga del Chievo al Boschetto, capitanati da Raffaello Ivaldi, giovanissimo azzurro campione di canoa iscritto a una prima dello stesso liceo e nominato, tra l'altro, referente ambientale per la sua classe. Mentre 150 compagni, sui ponti, con volantini informavano i passanti delle finalità del progetto.
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"Lo scopo è promuovere studenti, famiglie e operatori scolastici una maggiore consapevolezza del ruolo che ciascuno può rivestire nella tutela dell'ambiente", spiega Caoduro. "Perchè la scuola diventi il vero motore di un cambiamento di prospettiva, con un impegno diretto nella tutela delle risorse naturali, dell'aria, dell'acqua e del suolo".
Passare dalle parole ai fatti, insomma. Anche a scuola. Che deve diventare (è l'obbiettivo di qui a un paio d'anni) del tutto sostenibile. Come? "Lavoreremo sul risparmio energetico, con una scrupolosa riduzione delle dispersioni termiche e dell'energia elettrica", continua il docente.
"Spingeremo sul riciclaggio di carta, lattine, vetro, plastica e batterie. Vigileremo sulla celta di alimenti e bevande, affinchè rispondano a requisiti di responsabilità ambientale, ovvero non contengano olio di palma, il cui uso contribuisce alla distruzione delle foreste tropicali. Infine, cercheremo di ridurre l'uso della carta sfruttando la rete wireless per circolari e comunicazioni e verificando che quella utilizzata sia di origine certificata, cioè sia prodotta con cellulosa proveniente da piante coltivate e non dalle foreste tropicali. Vogliamo, insomma, essere promossi come scuola, anche dal punto di vista della sostenibilità".
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